Parco Maraini
Parco Maraini
SWISS MERCHANT CORPORATION SA, boutique di corporate finance con uffici a Lugano e Milano, ha assistito il fondo di diritto scozzese Arner Private Equity LP nella dismissione di uno dei suoi principali asset in portafoglio per un valore di circa 70 milioni di franchi svizzeri (poco meno di 65 milioni di euro).
L’operazione è stata perfezionata in data odierna attraverso le cessione da parte delle società MEG Parco Maraini SA e Clinica al Parco SA (entrambe controllate al 100% dal fondo) alla società Artisa Senior Residenz AG di un importante complesso immobiliare di circa 15.000 mq ubicato a Lugano, noto come “Parco Maraini”, e del ramo d’azienda relativo alla gestione di una casa per anziani per oltre 100 posti letto svolta in una delle palazzine oggetto dell’operazione.
Arner Private Equity LP aveva rilevato il controllo di Parco Maraini tra il 2006 ed il 2007 e per il fondo si tratta del suo settimo disinvestimento, dopo i recenti Comdata SpA e Bracchi Srl del 2016.
Per il Gruppo Artisa, uno dei principali operatori immobiliari in Svizzera, l’acquisizione si inserisce in un più ampio progetto di rafforzamento della propria presenza sul mercato delle residenze per anziani. Il progetto di sviluppo della casa per anziani di Parco Maraini è stato affidato da Artisa al Gruppo Tertianum, realtà quotata leader in Svizzera nella gestione di case per anziani.
Read MoreTortellino bond
Tortellino bond
Swiss Merchant Corporation, boutique finanziaria svizzera, ha assistito nel ruolo di advisor Alibert 1967 S.p.A., società trevigiana attiva nella produzione di pasta ripiena da oltre 50 anni, nell’emissione di un mini bond da 1.3 milioni di euro con scadenza 2025 (il “Tortellino Bond”). L’operazione, conclusa il 19 novembre e quotata sul Terzo Mercato di Vienna, è la prima tranche di un’emissione fino a 3 milioni di euro e rientra nel programma “Bond per la crescita” promosso da Swiss Merchant Corporation: un nuovo strumento finanziario, messo a disposizione delle PMI dalla boutique svizzera, volto ad aiutare le aziende a crescere tramite emissione di obbligazioni sostenibili a tasso variabile legate alla performance economica dell’emittente.
Francesco Caputo Nassetti, Amministratore Delegato di Swiss Merchant Corporation ha commentato: “Bond per la crescita è un progetto pensato per le PMI come alternativa alle operazioni sull’Equity e ─ ancora più importante ─ si pone come nuovo strumento finanziario che incontra le necessità delle PMI di finanziare un progetto di crescita sostenibile creando allo stesso tempo una partnership tra azienda e investitori basata sulla performance della società, senza interferenza nella governance dell’emittente. Il Tortellino Bond di Alibert 1967 S.p.A. è il primo all’interno del programma Bond per la crescita, ma stiamo già analizzando operazioni simili con PMI appartenenti ai settori delle telecomunicazioni, del manifatturiero e del pharma”.
Nel dettaglio, il Tortellino Bond emesso da Alibert 1967 S.p.A è destinato a finanziare il piano di crescita dell’azienda per gli anni 2019-2025 e soprattutto a sostenere gli investimenti societari volti ad ampliare la capacità produttiva. L’investimento nel bond riconoscerà ai sottoscrittori una remunerazione variabile, con un floor fisso del 5% annuo, che può arrivare fino al 10%, in base al raggiungimento degli obiettivi economici del piano dell’emittente.
Alibert 1967 S.p.A concentra la sua produzione in provincia di Treviso, a Preganziol, su un’area di oltre 12.500 mq suddivisi tra impianto produttivo, magazzini e uffici. L’azienda, che prevede di chiudere il 2019 con ricavi per 12,4 milioni di euro (nel 2018 pari a 10 milioni di euro) e un ebitda di 1,2 milioni di euro (nel 2018 pari a 0,7 milioni di euro) è guidata da Pierluca Mezzetti e vanta tra gli azionisti esponenti della famiglia Fabbian, già impegnata da anni nel Gruppo Cremonini, Enerfin S.r.l., società di investimento unipersonale di Fulvio Conti, oggi Presidente di Tim ed ex Amministratore Delegato di Enel Energia, e Giancarlo Simionato, socio promotore di Azimut Holding S.p.A.
Per Swiss Merchant Corporation Filippo Sciorilli Borrelli e Michele Battolla hanno agito in qualità di arranger e strutturatori dell’operazione.
Read MoreDiana bis
Diana bis
Swiss Merchant Corporation SA ha assistito la società immobiliare Diana Bis S.r.l. nella conclusione con Taigeta S.r.l. della cessione di un immobile a destinazione commerciale sito a Milano in Corso Italia 64. Taigeta S.r.l. è una società controllata da Antares Group, holding di partecipazioni detenuta dalla famiglia Calligaris fondatrice dell’omonima azienda produttrice di mobili con sede a Manzano (Udine).
L’immobile di Corso Italia, suddiviso in due blocchi (“Corpo A” e “Corpo B”), si sviluppa per 4 piani fuori terra e un piano interrato per complessivi 2.590 mq ed è stato ceduto, unitamente a 7 posti auto collocati nell’adiacente via Gerolamo Borgazzi, per la cifra complessiva di Euro 9.750.000.
Questo si tratta dell’ultimo tassello di un’operazione di real estate più ampia iniziata da Swiss Merchant Corporation SA nell’agosto del 2018 con la sottoscrizione del contratto di locazione con Confidustria Dispositivi Medici (al tempo Assobiomedica Servizi S.r.l.) per la parte dell’immobile denominata “Corpo A” e proseguita nel gennaio del 2019 con la locazione del “Corpo B” a Facile.it S.p.A. La conclusione delle due operazioni di locazione con primarie e rinomate società ha permesso di mettere a reddito l’immobile rendendolo maggiormente appetibile sul mercato per i potenziali acquirenti.
Swiss Merchant Corporation SA ha infine assistito Diana Bis S.r.l. nel corso di tutta la trattativa con Taigeta S.r.l. occupandosi della predisposizione della documentazione commerciale, delle negoziazioni, della due diligence tecnica e infine della predisposizione e discussione della documentazione legale propedeutica al closing.
Read MoreOmniplast
Omniplast
LOS ANGELES e PARIGI, 15 Giugno 2019 – OpenGate Capital, impresa globale che si occupa di private equity, ha annunciato oggi di avere venduto Omniplast BV (“Omniplast”) a un gruppo di investitori europei composto di Reedcapital, Luigi M. Chiaraviglio e Swiss Merchant Corporation. Omniplast è stata acquistata da OpenGate nel 2015 tramite l’investimento originale, pre-fondo dell’impresa nel gruppo Ivy.
Andrew Nikou, fondatore e CEO di OpenGate Capital ha commentato: “Riteniamo che Omniplast sia sinonimo di innovazione globale nei campi di impianti di tubazioni e raccordi. Sono immensamente fiero degli sforzi dell’équipe europea di OpenGate nei quattro anni trascorsi dall’acquisizione di Omniplast e ho ormai portato a termine il nostro mandato di uscire dall’impresa in un momento ideale. Auguro all’intera équipe di Omniplast ogni sorta di successo sotto l’egida del suo nuovo soggetto economico.”
Omniplast si è guadagnata una solida reputazione e una base di clienti fedeli nel settore agrario e delle serre. L’impresa produce e distribuisce impianti di tubazioni sotto pressione e senza pressione in PVC per il trasporto di gas e fluidi. Entro il suo portafoglio diversificato di prodotti Omniplast ha sviluppato cinque standard di qualità dalle condutture a tre strati non in pressione, a quelle per irrigazione e a pressione KIWA, alle specialità attinenti. L’impresa è sostenuta da soluzioni logistiche integrate a valle che consentono un’efficiente trattamento di imballaggi e trasporti. Omniplast ha la sede centrale nei Paesi Bassi, a Veghel e ha circa 60 dipendenti.
OpenGate Capital ha acquisito Omniplast tramite il suo portafoglio preesistente, prefondo, come una delle tre imprese entro il gruppo Ivy. All’acquisizione Omniplast aveva due entità nei Paesi Bassi e in Germania, che sono state separate nel 2018 nella strategia di massimizzazione del valore di ogni entità. L’impresa tedesca, specializzata in tubazioni in PVC per il mercato residenziale, non è stata inclusa nell’operazione.
Read MoreSenior living
Senior living
Swiss Merchant Corporation, boutique di corporate finance di Lugano guidata da Francesco Caputo Nassetti (docente di diritto bancario all’Università di Ferrara), ha concluso con successo la cessione della residenza Quarto Verde.
L’operazione è nata a partire dalla collaborazione tra Immobiliare Percassi srl, parte del Gruppo Percassi, primario sviluppatore immobiliare del nord Italia, e Domitys SAS, controllata del gruppo francese Aegide SA, specializzata nella gestione di residenze per anziani autosufficienti, anche dette Senior Living.
Il Gruppo Percassi vanta una esperienza di oltre cinquant’anni nel mercato immobiliare e delle costruzioni. Tra i progetti di maggior visibilità vi è il nuovo campus Bocconi. Il Gruppo Aegide ha un taglio internazionale, europeo, e con questa operazione punta alla leadership anche sul mercato italiano del Senior Living.
Il Senior Living è orientato alla riorganizzazione degli spazi per gli anziani over 65 secondo le logiche di un vero e proprio condominio; gli inquilini prendono in affitto un appartamento, scegliendo quello con la metratura e con il numero di locali a loro gradito, e possono accedere a una vasta gamma di servizi dedicati tra cui: ristorante, palestra, escursioni, attività ricreative oppure possono più semplicemente socializzare.
Si tratta di un nuovo modello abitativo largamente diffuso nel nord Europa, rivolto a persone anziane autosufficienti e che quindi non necessitano di assistenza medica.
Il mercato italiano conosce questa nuova tipologia di soluzioni abitative solo da poco, riscontrando tuttavia un acceso interesse, in particolare nel nord Italia. La domanda di Senior Living è in rapida crescita a fronte di un’offerta ancora limitata.
Nell’ambito di un progetto a più ampio respiro, che ha visto la riqualificazione dell’area ex Cesalpinia, Immobiliare Persassi srl ha realizzato un complesso immobiliare composto di due torri residenziali, di nove piani e oltre 120 appartamenti, in una zona semi-centrale di Bergamo, poco distante dalla stazione.
Quarto Verde rappresenta per Domitys l’ingresso nel mercato italiano e costituisce un punto di vista differente dal quale osservare la terza età.
L’attività di Swiss Merchant Corporation è stata duplice: da un lato ha assistito Immobiliare Percassi srl nella ricerca di un investitore, individuato nel fondo di investimento lussemburghese Threestones Capital Management SA, mentre dall’altro ha individuato un istituto bancario che credesse nell’operazione e la sostenesse finanziariamente.
Read MoreImmobiliare confindustria
Immobiliare: acquistato palazzo Confindustria a Bergamo
(AGI) – Roma, 19 set. 2017 – La joint venture tra Swiss Merchant Corporation SA ( Lugano) e Immobiliare Percassi Srl ha concluso la prima fase dell’operazione, del valore complessivo di circa 18 milioni di euro, riguardante l’acquisto e riqualificazione dell’immobile, sede di Confindustria, situato nella pregiata Via Camozzi nel centro di Bergamo.
Ad acquistare il palazzo la newco “Camozzi 70 Srl”, la cui maggioranza fa capo alla Swiss Merchant Advisory Srl (controllata da Swiss Merchant Corporation) e partecipata al 45% da Immobiliare Percassi Srl. Confindustria resterà in affitto per i prossimi due anni nel palazzo che sarà poi sottoposto a radicali lavori di ristrutturazione e riqualificazione che prevedono la realizzazione di uffici di unità residenziali di pregio secondo il progetto elaborato dallo studio PCMR di Milano. L’operazione immobiliare è stata strutturata e sarà interamente gestita in qualità di developer da Immobiliare Percassi, il cui business model consiste nello sviluppo di operazioni immobiliari come partner industriale di investitori qualificati.
Swiss Merchant Corporation potrà quindi contare sull’esperienza della holding presieduta da Francesco Percassi che si occuperà direttamente dell’asset management, dei lavori di riqualificazione (attraverso la controllata Impressa Percassi) e della commercializzazione del complesso immobiliare di Bergamo.
Il Gruppo Immobiliare Percassi vanta otre cinquant’anni di esperienza nel mercato immobiliare e delle costruzioni. Dal 2011 la holding ha intrapreso un proceso di riposizionamento strategico di Immobiliare Percassi come advisor e developer, e di Impressa Percassi come general contractor conto terzi nel core business degli appalti privati di edilizia civile, che ha portato il Gruppo, sotto la guida del presidente Francesco Percassi e del direttore generale Jacopo Palermo, oggi anche AD della controllata Impressa Percassi, a significativi risultati in termini di crescita dei volumi e del portafoglio clienti.
(AGI) Bru
Read MoreResort Baglioni
Dopo il Baglioni Resort di Punta Ala (Grosseto) il magnate ucraino Alexander Koziuk
acquista il cinque stelle “Le Saint Paul Hotel” a Saint Paul de Vence in Provenza.
LUGANO, 3 luglio 2017 – Swiss Merchant Corporation, boutique di corporate finance di
Lugano guidata da Francesco Caputo Nassetti (docente di diritto bancario all’Università di
Ferrara), ha assistito la società Cala del Porto, proprietaria del “Baglioni Resort Cala del
Porto” di Punta Ala (Grosseto) nell’acquisto del complesso alberghiero “Le Saint Paul Hotel”
situato a Saint Paul de Vence in Provenza (Francia). L’operazione si è conclusa grazie
all’erogazione di un finanziamento di 10 milioni di euro da parte di Unicredit.
La società Cala del Porto, che ora possiede i due prestigiosi alberghi cinque stelle gestiti dal
gruppo Baglioni Hotels, è controllata dal magnate ucraino Alexander Koziuk, imprenditore
attivo nell’impiantistica industriale nell’est Europa.
Il turismo continua a essere un settore chiave dell’economia mondiale. A livello globale, il
2016 è stato un ottimo anno per le transazioni immobiliari nel comparto alberghiero.
L’Europa è il terzo mercato al mondo e, complessivamente, nel 2016 gli investimenti
alberghieri hanno raggiunto 20,4 miliardi di euro.
<< Non passa settimana senza che riceviamo richieste di investitori internazionali, sia
istituzionali che privati, interessati ad acquistare immobili alberghieri di prestigio>>, dice
Caputo Nassetti <<I tassi sono bassi e quindi il momento è favorevole; ma l’elemento di
base per l’investitore resta la fiducia nella rivalutazione che questi asset immobiliari
avranno negli anni >>
Swiss Merchant Corporation ha recentemente portato a termine anche la prima operazione
in Italia di monetizzazione di “certificati bianchi”, ottenendo per una Energy Saving
Company (ESCo) lombarda operante nel settore dell’efficientamento energetico un
sostanzioso anticipo sul portafoglio futuro di “certificati bianchi” del valore attuale di
mercato di 14 milioni, attraverso un finanziamento bancario a medio termine.
<< Per concludere con successo queste iniziative – spiega Caputo Nassetti – abbiamo
coniugato sofisticate competenze legali e finanziarie, ed è proprio questo aspetto che
contraddistingue la nostra società specializzata in operazioni straordinarie d’impresa >>
A Francesco Caputo Nassetti è stato attribuito il premio Loy 2016 (Lawyer of the year) “per
l’innovazione di alcune sue proposte in materia di crediti bancari deteriorati (Npl) e per
l’intensa attività arbitrale in materia finanziaria”.
Certificati Bianchi
Il grande business dei Certificati Bianchi.
Prima operazione di monetizzazione in Italia, fuori dal mercato telematico del GME.
Roma, 15 Maggio 2017 – Swiss Merchant Corporation, boutique di corporate finance di Lugano
guidata da Francesco Caputo Nassetti, docente di Diritto Bancario all’Università di Ferrara, ha
concluso la prima operazione in Italia di monetizzazione di “certificati bianchi”, ottenendo per una
Energy Saving Company (ESCo) milanese operante nel settore dell’efficientamento energetico un
sostanzioso anticipo sul portafoglio maturando di “certificati bianchi” del valore attuale di mercato
di 14 milioni, attraverso un finanziamento bancario a medio termine.
I “certificati bianchi” sono veri e propri titoli negoziabili, riconosciuti dal Gestore dei Servizi
Energetici spa (GSE, controllato al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze) a fronte delle
richieste delle ESCo specializzate negli interventi di efficientamento energetico imposti per legge a
tutte le società italiane che distribuiscono energia elettrica e gas (“Soggetti Obbligati”).
Una volta eseguiti gli interventi le ESCo fanno richiesta al GSE il quale, verificati i presupposti,
autorizza il Gestore dei Mercati Energetici S.p.A. (GME, controllato al 100% dal GSE) ad emettere
un determinato quantitativo di “certificati bianchi” a favore della ESCo richiedente.
Questi certificati possono essere liberamente venduti ai grandi distributori di energia elettrica e
gas – che per legge sono “Soggetti Obbligati” – a raggiungere ogni anno determinati obiettivi di
risparmio energetico e per i quali l’acquisto di questi titoli certifica la copertura della quota di
risparmio eventualmente non conseguita.
I “certificati bianchi” sono negoziabili esclusivamente sul mercato telematico gestito dal GME,
luogo in cui si incontrano la domanda proveniente dalle società di distribuzione di energia elettrica
e gas (i “Soggetti Obbligati”) e l’offerta delle ESCo che realizzano gli interventi di efficienza
energetica per conto di terzi.
Complessivamente gli operatori interessati al mercato dei “certificati bianchi” sono circa 1790
società. Dall’inizio di questo meccanismo (2006) al 28 febbraio 2017 sono stati riconosciuti
42.619.296 “certificati bianchi”; nel solo ultimo semestre dello scorso anno ne sono stati emessi
3.516.109, venduti sul mercato telematico del GME ad un prezzo medio di 169,02 euro, per un
controvalore complessivo di circa 600 milioni di euro.
Attualmente il prezzo corrente di un “certificato bianco” è di circa 207 euro: si tratta quindi di un
business che vale diversi miliardi. Un grande affare per le ESCo che operano nell’efficientamento
energetico, ma che essendo solitamente società di piccole dimensioni e a bassa
patrimonializzazione possono incontrare difficoltà ad ottenere dalle banche finanziamenti
anticipati sui futuri “certificati bianchi”, e sono quindi costrette a svenderli ai Soggetti Obbligati.
Per finanziare alle ESCo il valore dei futuri “certificati bianchi” c’è oggi la soluzione innovativa di Swiss Merchant Corporation.
<< Il segreto della nostra operazione – afferma Caputo Nassetti,
considerato uno dei maggiori esperti in contratti derivati e crediti deteriorati e per nove anni
docente di Diritto privato alla Bocconi di Milano – sta nello spostare l’approccio delle banche dal
finanziato ai beni che si finanziano, i “certificati bianchi”, appunto. Per ottenere ciò abbiamo
coniugato sofisticate competenze legali con quelle finanziarie, ed è proprio questo aspetto che
contraddistingue la nostra società specializzata in operazioni straordinarie d’impresa>>
Ecoplasteam
CAPITALI SVIZZERI E INGEGNO ITALIANO PER PRODURRE IN PIEMONTE
PLASTICA ECOLOGICA DAI TETRAPAK
Swiss Merchant Corporation, boutique di corporate finance di Lugano guidata da Francesco Caputo
Nassetti, ha assistito la start-up Ecoplasteam (di cui è partner di minoranza) ad ottenere da Banca
Popolare di Milano Spa (Gruppo Banco BPM) un finanziamento di circa 4,2 milioni di euro destinato
alla costruzione in Piemonte, ad Alessandria, di un innovativo impianto per la produzione di un
nuovo materiale plastico denominato “EcoAllene®
“, proveniente dal riciclo dei contenitori per
bevande ed alimenti, comunemente conosciuti come “TetraPak”, dal nome della azienda svedese
che li ha inventati, e prodotti da diverse multinazionali in tutto il mondo, usati per latte, succhi di
frutta, creme, brodo e passati di verdura.
In Italia si raccolgono oltre 1 miliardo e 400 milioni di confezioni TetraPak. Questi contenitori,
composti da strati di cellulosa, plastica e alluminio, sono stati fino ad oggi o inceneriti o
parzialmente riciclati attraverso la separazione dei tre componenti, con costi elevati, grande
consumo di energia e scarsa qualità dei materiali ottenuti. La genialità tutta italiana rivoluziona il
vecchio concetto di riciclo di tali imballaggi: da ora, una volta separata la cellulosa, il polietilene e
l’alluminio, attraverso un complesso procedimento, daranno vita ad un nuovo materiale plastico
totalmente riciclabile, l’EcoAllene®.
L’innovazione è conforme alle linee guida dell’economia circolare adottate dalla Commissione UE
per proteggere l’ambiente che prevedono che ogni nuovo prodotto immesso sul mercato sia
riciclabile al 100%. Grandi gruppi come Unilever e McDonald’s hanno deciso che entro il 2025 nei
loro processi produttivi useranno solo plastica riciclata. L’EcoAllene® è stato già testato con
successo da diverse aziende italiane per la produzione di materiali per cartoleria, casalinghi,
montature per occhiali, cornici, ecc..
L’intervento di Banco BPM – Banca Popolare di Milano conferma ancora una volta la marcata
attenzione della banca guidata da Giuseppe Castagna alle imprese che operano nel settore
dell’innovazione, con un focus particolare per il settore del “green” e della tecnologia. La banca di
Piazza Meda, infatti, sostiene da sempre le Piccole e Medie Imprese e si affianca alle start up che
impegnano le proprie risorse in questo tipo di progetti e contribuiscono al miglioramento di tutta la
comunità, dando particolare valore agli investimenti intrapresi.
L’impianto, che produrrà circa sei mila tonnellate di EcoAllene, sarà realizzato a Spinetta Marengo
in provincia di Alessandria dalla società AMUT di Novara, leader internazionale nella fornitura di
macchinari per la lavorazione di materie plastiche grazie a un brevetto sviluppato completamente
nel nostro Paese da un imprenditore e inventore italiano.
Le peculiarità della nuova plastica EcoAllene sono molto interessanti per via della vasta e stabile
disponibilità di materia prima, per la facilità di colorazione e personalizzazione e per la possibilità di
essere smaltita nella medesima filiera di raccolta. Inoltre, essendo svincolato dal petrolio come
materia prima, il prezzo dell’EcoAllene risulta altamente competitivo e stabile in rapporto a
prodotti analoghi presenti sul mercato, quali il polipropilene ed il polietilene.
La società Ecoplasteam sta trattando importanti contratti di fornitura di EcoAllene con alcuni grandi
players del mondo delle plastiche, sempre più interessati ad una svolta “Eco” delle loro produzioni.
Lugano, 23 gennaio 2018
Read MoreIsraeliani comprano Zetagi
Agli israeliani di Tambour lo storico colorificio Zetagi-Veneziani. Le vernici speciali utilizzate nelle costruzioni navali, aeronautiche e per grandi opere civili e militari. Swiss Merchant Corporation, boutique di corporate finance di Lugano guidata da Francesco Caputo Nassetti, ha assistito il fondo di private equity APE Limited Partnership nella cessione dell’intera quota di controllo del Colorificio Zetagi alla società Tambour, principale produttore israeliano di vernici speciali per i settori aeronautico, navale, edilizio e dei trasporti. Tambour ha acquistato, oltre al 100% del capitale del Colorificio Zetagi, anche l’esposizione debitoria della società verso la principale finanziatrice Veneto Banca, con l’ausilio di Swiss Merchant Corporation.
Il Colorificio Zetagi, con sede a Olmo di Creazzo (Vicenza), nasce nel 1957 e nel corso degli anni si espande acquisendo altri marchi tra cui, nel 2011, la storica azienda Veneziani, la più antica nel settore delle vernici anticorrosive e navali, fondata nel 1863. Le vernici speciali Zetagi sono state utilizzate nella costruzione di piattaforme marine e di grandi opere tra cui lo Juventus Stadium, la Torre Diamante a Milano, l’avveniristica stazione per l’alta velocità ad Afragola (NA) progettata dall’archistar Zaha Hadid e le nuove stazioni di Torino Porta Susa e Roma Tiburtina. Attualmente l’azienda vicentina occupa 56 dipendenti e fattura circa 15 milioni di euro.
Tambour, fondata nel 1936, produce materiali avanzati per le costruzioni e vernici speciali per aerei, navi e mezzi di trasporto civili e militari. La società, leader del mercato israeliano, è controllata dal Gruppo Kusto, una conglomerata internazionale con partecipazioni globali nei settori dell’edilizia, delle infrastrutture e dell’energia. In Israele, Tambour ha impianti di produzione a Ashkelon nel Negev occidentale, ad Acri lungo la costa nord del paese e nel kibbutz di Gesher vicino al lago di Tiberiade. La società fattura circa 200 milioni di dollari; la sua rete commerciale si estende in Est Europa, Grecia, Vietnam, Sud Africa e Usa.
Il successo di questa operazione – afferma Francesco Caputo Nassetti, amministratore delegato di Swiss
Merchant Corporation, considerato uno dei maggiori esperti in crediti deteriorati e docente di diritto
bancario all’Università di Ferrara – è stato coniugare sofisticate competenze legali e finanziarie. Proprio
questo aspetto contraddistingue la nostra società che opera nella gestione di fondi chiusi di investimento e
fornisce dal 1990 servizi di advisory per operazioni straordinarie di corporate finance, come acquisizioni,
fusioni e ristrutturazioni del debito